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Leggo
infatti di articoli trionfanti in merito alle recenti promozioni applicate alle
pompe di benzina da alcune compagnie petrolifere e case automobilistiche. Prima
Fiat, che realizza il “sogno” di fare il pieno ad 1€/litro per tre anni per
ogni nuova auto acquistata, poi Eni con un ribasso di 0,20 euro/litro nei tre
mesi estivi. Anche Q8 è entrata in competizione, praticando forti sconti alle
pompe il weekend appena trascorso. E siamo probabilmente solo all'inizio di una
sfida (se vogliamo chiamarla tale in un oligopolio) per rendere più
“appetibile” la benzina – pensate un po’ – ed allontanare lo spauracchio di
un'estate a secco, in tutti i sensi, per i viaggiatori italiani.
Se
da un lato sorrido (l’auto la uso – seppur poco – pure io), dall’altro sono
esterrefatto nel notare l'ennesimo comportamento opportunistico delle compagnie
petrolifere. Sfruttando al massimo la propria posizione dominante, fanno il
bello e cattivo tempo, garantendosi introiti elevatissimi in qualsiasi
condizione. Questi sconti infatti arrivano con estremo ritardo, essendo il
prezzo del greggio in continua discesa ormai da mesi. Il prezzo della benzina
ha continuato a salire fino a raddoppiare rispetto a tre anni, fino a
"sfiorare" i 2,00€/l. Se ora propongono promozioni così forti, viene
da chiedersi quale sia l'effettivo margine di guadagno di queste compagnie su
ciascun litro di benzina (al netto delle accise statali imposte).
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