Sono sempre più convinto che sia necessario ripensare al concetto stesso di lavoro. Sembra quasi che chi non percepisce stipendio, non sia considerato un lavoratore. Ciò innesca un meccanismo pericoloso, attraverso il quale si viene pian piano tagliati fuori. Conosco diverse persone che coltivano il proprio cibo perchè è sano e perchè gli piace stare a contatto con la Natura. Purtroppo, non avendo entrate e nonostante conducano una "vita frugale", fanno molta fatica a stare dentro alle spese. Per cui sono spesso costretti a ricercare lavori saltuari per svolgere compiti che sono contrari alle proprie attitudini (per non dire etica). Lavori che, generalmente, sono pagati male. Ma non è forse rispettabile lavorare nei campi? Non pensate anche voi che tutti, a prescindere dalle proprie scelte di vita, abbiano diritto ad un reddito di base, non solo per permettersi qualche sfizio in più ma soprattutto per poter continuare a coltivare le proprie passioni? Mi viene in mente il volontario, colui che dedica parte del suo tempo per aiutare i più deboli: non avrebbe diritto ad un reddito minimo di base? Non è forse lavoro quello? E chi fa il genitore? Non vale anche per lui la stessa cosa?
Il reddito di base ci permetterebbe di esercitare pienamente la nostra cittadinanza, non lasciamoci sfuggire questa possibilità. E diffidiamo delle persone che ci fanno credere che solo coloro che stanno in ufficio davanti al computer o lavorano in fabbrica 8 o più ore al giorno, possono contare su una dignità che, invece, tutti, senza discriminazioni, abbiamo ugualmente il diritto di avere.
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Se credete nello strumento del reddito di base, firmate la petizione a questo link!
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