GiraDora, la lavatrice a pedali che fa risparmiare su luce, acqua e salute

 

Fa un po’ ridere a vedersi ma sembra molto efficace: la lavatrice a pedali GiraDora può considerarsi un’innovazione davvero interessante. Almeno nelle premesse. Se poi c'è dietro una qualche multinazionale, come temo, è da prendere con le molle. Potrebbe trattarsi del solito "pilot" pubblicitario. Comunque, spiego di cosa si tratta.

Da sempre il lavaggio dei vestiti è un’attività molto dispendiosa per le comunità più disagiate, che non possono permettersi l'energia elettrica. Si stima inoltre che possa richiedere fino a 6 ore al giorno, per 3-5 volte a settimana, con un consumo d'acqua notevole. La prima lavatrice a propulsione umana GiraDora permetterebbe un risparmio di tempo ed energetico (luce ed acqua) ad un costo decisamente economico (costa 40$). Inoltre, evita i consueti problemi di salute legati al ripetuto lavaggio a mano dei vestiti (mal di schiena, infiammazioni ai muscoli della mano, influenza, …).

Ma come funziona? La GiraDora è una lavatrice a tutti gli effetti - anche se a pedali - costituita da un bidone di plastica in cui è stato montato il cestello ed agganciato ai pedali. Per azionare la lavatrice bisogna chiudere con un coperchio dotato di cuscino: ci si siede e si inizia a pedalare.

Questo progetto, ancora in fase embrionale, è stato testato nelle zone più disagiate di Lima e Santiago (Perù) e dal video si denota grande entusiasmo in chi l'ha provato. I produttori, in pochi anni, puntano a portare la GiraDora in tutto il Sud America e, perchè no, anche in India. E qui iniziano le logiche di mercato. Se fosse d'aiuto, però, vale la pena. O no?