venerdì 7 giugno 2013

Ricetta Parmigiana di bucce di fave

Il nostro orto sta iniziando a dare i primi frutti. Il mese di maggio è stato molto piovoso e solo da una settimana circa le piante possono godere di un bel sole caldo. Finalmente!

Così ieri abbiamo raccolto le prime fave (qui a fianco una foto di quando le piantine erano ancora piccole), che avevamo seminato lo scorso novembre. Ci siamo cucinati subito un bel minestrone e con le bucce... l'indomani abbiamo fatto una fantastica parmigiana! Ma come? Non era del maiale che non si butta via niente?! A parte gli scherzi, mi piace molto l'idea di utilizzare un apparente "scarto" alimentare per cucinare dei piatti alternativi. Ci era già capitato di riutilizzare la buccia della zucca (liscia) per un risotto molto buono, ma questa volta, senza l'input di Teresa - zia di Manuela - non ci saremmo mai arrivati a riutilizzare le bucce delle fave.

Ecco come realizzare la Parmigiana di bucce di fave di Teresa che, vivendo in Emilia Romagna, è piuttosto ferrata sul tema! Dopo aver lavato le bucce, si toglie il filo duro presente nelle giunture. Si fanno bollire in acqua salata per una decina di minuti e poi si scolano (forse togliere i filamenti duri risulta più comodo a questo punto). In una teglia da forno si creano degli strati: salsa di pomodoro (condita con olio, sale, aglio tritato, peperoncino, basilico o origano...), bucce di fava, salsa di pomodoro, crescenza o mozzarella, parmigiano. E così via fino a fare tre/quattro strati. Completate con un filo d'olio d'oliva ed infornate a 180° per 30/40 minuti (dipende dal forno e dallo spessore).

NOTA BENE: nelle bucce di tutta la frutta e la verdura sono presenti un concentrato di proprietà (vitamine e minerali) ma anche di sostanze dannose, come i residui chimici dei trattamenti in agricoltura. Noi abbiamo utilizzato le bucce delle fave che abbiamo nell'orto, che sono trattate solo con macerati di piante e quindi non presentano alcun pericolo. Bisogna fare attenzione anche quando si acquista la verdura "biologica" perchè, anche in questo caso, possono essere presenti nella buccia sostanze nocive per la salute (pur in misura minore rispetto all'agricoltura convenzionale).

Viva la fava & viva l'amore!

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