Già oggi ben 350 mila persone perdono la vita a causa dei cambiamenti climatici: questo il triste responso del Climate vulnerability monitor.
Dopo 17 anni di negoziati internazionali, il Pianeta è ancora privo di accordi politici o azioni condivise per ridurre il global warming.
Troppi gli interessi economici che lo privano di un accordo vincolante
sulla base dell'equità e delle responsabilità comuni.
Impressionante la mappa (a fianco) che illustra la vulnerabilità ai cambiamenti climatici: sono sopratutto i paesi più poveri che pagheranno il peso
dell'inquinamento generato dai ricchi. E come può essere altrimenti?
Un Pianeta che si surriscalda avrà un effetto devastante soprattutto sui Paesi con alta densità di popolazione, scarse risorse
naturali e regioni costiere pianeggianti e isole che rischiano di
essere sommerse dall'aumento del livello degli oceani. Questi, privi di capacità per poter affrontare le sfide climatiche, sono i primi ad essere a rischio di sopravvivenza, perchè messi a dura prova nel reperire i mezzi di sostentamento.
Fonte: Green report
Mi chiamo Francesco, e ho creato questo Blog per condividere delle pratiche e delle riflessioni dal punto di vista ambientale, culturale, alimentare, ecc. Il fine è quello di mettere in discussione i paradigmi della società attuale, fondata sulla crescita, sull'accumulazione individuale, sull’ineguaglianza sociale e sullo spreco, per abbracciare uno stile di vita più sostenibile, rispettoso delle comunità locali, di noi stessi, della natura e del nostro tempo libero.
venerdì 28 settembre 2012
Disintossicazione alimentare di due giorni per depurare il proprio corpo
Disintossicarsi
a tavola è importante per alleviare il proprio corpo ed in particolare fegato
e reni. Questa pratica va messa in atto di tanto in tanto, ma il momento
ideale è in luna calante. Domenica 30 settembre sarà luna piena, e quindi in
seguito inizierà un ciclo di luna calante.
In questo post vorrei illustrare un ciclo di disintossicazione di due giorni, ideale per un week-end ma non solo. Durante i mesi più caldi si possono consumare i pasti sotto forma di succhi di frutta. Nei mesi più freddi, invece, bisogna privilegiare zuppe calde. A voi la scelta in questo periodo caratterizzato da tempo instabile. Si possono fare combinazioni di carote, sedano, lattuga, bietole, zucca, prezzemolo, albicocche, ananas, pera, pompelmo, limone e lime.
Seguite queste istruzioni durante le due giornate di disintossicazione alimentare (i succhi vanno sostituiti con le zuppe in condizioni invernali):
- Tenete a disposizione più frutta di quanto prevista inizialmente.
- Bere almeno un bicchiere di succo di ogni 3 o 4 ore; nella pausa tra un succo e l’altro ricordarsi di bere un bicchiere d'acqua.
- Non trangugiare il succo: assaporarlo lentamente, quasi "masticarlo"
- Bere l’ultimo succo della giornata alle 8 di sera.
- Bere un bicchiere d'acqua ogni 2 ore.
- Se il succo risulta troppo denso o troppo corposo diluirlo con una piccola quantità d’acqua.
Nella pratica:
- Cuocere una grande pentola di minestra all'inizio della prima giornata di disintossicazione. Per variare un po’, cambiare ricetta per il secondo giorno di disintossicazione.
- Insieme all’ultimo succo / zuppa delle 8 pm si può aggiungere uno yogurt bianco
- La mattina che segue i due giorni di disintossicazione bere una tazza calda di acqua e limone e a colazione mangiare una della frutta utilizzata nei succhi dei due giorni precedenti. Durante la mattinata bere abbondante acqua e, se si ha fame, ancora un po’ di frutta. A pranzo un’insalata con le verdure utilizzate in precedenza nei succhi aggiungendo eventualmente uno/due vegetali in più.
E’ preferibile non mangiare cibo cotto fino a cena.
RICETTE DI SUCCHI
- 2 carote, 1 mela e 1 pera
- 1/2 ananas, 1 mela e 1 fetta di limone
- 2 pezzi di ananas, pompelmo 1
RICETTE DI ZUPPE
- 1 rapa piccola, 1 sedano, 1 fetta di zucca, 2 carote, 1 cipolla, 5/6 patate piccole
Tritare la rapa, il sedano, la zucca e una delle carote. Portate ad ebollizione in mezzo litro di acqua, cuocere per 5 minuti. Trasferire in un frullatore. Riporre in pentola e aggiungere la carota rimanente, tagliata piccola, la cipolla ben tritata e le patate. Aggiungere ml 300/500 di acqua e far cuocere da 10 a 15 minuti.
- Zuppa orientale: Far bollire la selezione di verdure che si preferisce, aggiungere lo zenzero fresco grattugiato finemente, alcune cipolle affettate e un filo di salsa di soya.
Consultate anche i seguenti link:
Disintossicazione alimentare di due giorni per depurare il proprio corpo
Consigli per depurare il proprio corpo in luna calante
In questo post vorrei illustrare un ciclo di disintossicazione di due giorni, ideale per un week-end ma non solo. Durante i mesi più caldi si possono consumare i pasti sotto forma di succhi di frutta. Nei mesi più freddi, invece, bisogna privilegiare zuppe calde. A voi la scelta in questo periodo caratterizzato da tempo instabile. Si possono fare combinazioni di carote, sedano, lattuga, bietole, zucca, prezzemolo, albicocche, ananas, pera, pompelmo, limone e lime.
Seguite queste istruzioni durante le due giornate di disintossicazione alimentare (i succhi vanno sostituiti con le zuppe in condizioni invernali):
- Tenete a disposizione più frutta di quanto prevista inizialmente.
- Bere almeno un bicchiere di succo di ogni 3 o 4 ore; nella pausa tra un succo e l’altro ricordarsi di bere un bicchiere d'acqua.
- Non trangugiare il succo: assaporarlo lentamente, quasi "masticarlo"
- Bere l’ultimo succo della giornata alle 8 di sera.
- Bere un bicchiere d'acqua ogni 2 ore.
- Se il succo risulta troppo denso o troppo corposo diluirlo con una piccola quantità d’acqua.
Nella pratica:
- Cuocere una grande pentola di minestra all'inizio della prima giornata di disintossicazione. Per variare un po’, cambiare ricetta per il secondo giorno di disintossicazione.
- Insieme all’ultimo succo / zuppa delle 8 pm si può aggiungere uno yogurt bianco
- La mattina che segue i due giorni di disintossicazione bere una tazza calda di acqua e limone e a colazione mangiare una della frutta utilizzata nei succhi dei due giorni precedenti. Durante la mattinata bere abbondante acqua e, se si ha fame, ancora un po’ di frutta. A pranzo un’insalata con le verdure utilizzate in precedenza nei succhi aggiungendo eventualmente uno/due vegetali in più.
E’ preferibile non mangiare cibo cotto fino a cena.
RICETTE DI SUCCHI
- 2 carote, 1 mela e 1 pera
- 1/2 ananas, 1 mela e 1 fetta di limone
- 2 pezzi di ananas, pompelmo 1
RICETTE DI ZUPPE
- 1 rapa piccola, 1 sedano, 1 fetta di zucca, 2 carote, 1 cipolla, 5/6 patate piccole
Tritare la rapa, il sedano, la zucca e una delle carote. Portate ad ebollizione in mezzo litro di acqua, cuocere per 5 minuti. Trasferire in un frullatore. Riporre in pentola e aggiungere la carota rimanente, tagliata piccola, la cipolla ben tritata e le patate. Aggiungere ml 300/500 di acqua e far cuocere da 10 a 15 minuti.
- Zuppa orientale: Far bollire la selezione di verdure che si preferisce, aggiungere lo zenzero fresco grattugiato finemente, alcune cipolle affettate e un filo di salsa di soya.
Consultate anche i seguenti link:
Disintossicazione alimentare di due giorni per depurare il proprio corpo
Consigli per depurare il proprio corpo in luna calante
lunedì 24 settembre 2012
Giorno 4 della 3a Conferenza Internazionale sulla Decrescita, a Venezia
A questo link, il report del Giorno 4 della 3a Conferenza Internazionale sulla Decrescita, direttamente dal blog Transition Culture di Rob Hopkins.
Il tema di questa quarta giornata è stata la democrazia. Interventi di Marco Deriu, Salvor Nordal, Alfredo Pena-Vega, Marco Revelli, Mary Mooney, Alicia Puelo, Antonio di Luca, Majid Rahema.
Per saperne di più sui temi dibattuti all'interno della Conferenza Internazionale sulla Decrescita, cliccare su Giorno 1, Giorno 2 e Giorno 3.
Il tema di questa quarta giornata è stata la democrazia. Interventi di Marco Deriu, Salvor Nordal, Alfredo Pena-Vega, Marco Revelli, Mary Mooney, Alicia Puelo, Antonio di Luca, Majid Rahema.
Per saperne di più sui temi dibattuti all'interno della Conferenza Internazionale sulla Decrescita, cliccare su Giorno 1, Giorno 2 e Giorno 3.
Giorno 3 della 3a Conferenza Internazionale sulla Decrescita, a Venezia
A questo link, il report del Giorno 3 della 3a Conferenza Internazionale sulla Decrescita, direttamente dal blog Transition Culture di Rob Hopkins.
Il tema di questa giornata è un tema molto sentito, il lavoro. "Non solo abbiamo bisogno di più lavoro, ma anche di lavori più utili".
Grazie ai formidabili appunti (in inglese) di Rob Hopkins, possiamo apprezzare gli interventi di Gilbert Rist, Maurizio Pallante, Mario Agostinelli, Antonella Picchio, Luca Mercalli, Erik Assadourian,Ugo Bardi.
A questi link i racconti del Giorno 1 e del Giorno 2.
Il tema di questa giornata è un tema molto sentito, il lavoro. "Non solo abbiamo bisogno di più lavoro, ma anche di lavori più utili".
Grazie ai formidabili appunti (in inglese) di Rob Hopkins, possiamo apprezzare gli interventi di Gilbert Rist, Maurizio Pallante, Mario Agostinelli, Antonella Picchio, Luca Mercalli, Erik Assadourian,Ugo Bardi.
A questi link i racconti del Giorno 1 e del Giorno 2.
venerdì 21 settembre 2012
Giorno 2 della 3a Conferenza Internazionale sulla Decrescita, a Venezia
A questo link, il report del Giorno 2 della 3a Conferenza Internazionale sulla Decrescita, direttamente dal blog Transition Culture di Rob Hopkins.
Sono gli appunti di Hopkins presi durante la conferenza. Interventi di Gianni Tamino, Silke Helfich, Gustavo Soto, Alberto Lucarelli, Artuto Escobar, Francois Schneider, Marcelo Baros.
La seconda giornata della Conferenza è stata dedicata ai 'beni comuni'.
Qui, invece, il racconto del Giorno 1.
Sono gli appunti di Hopkins presi durante la conferenza. Interventi di Gianni Tamino, Silke Helfich, Gustavo Soto, Alberto Lucarelli, Artuto Escobar, Francois Schneider, Marcelo Baros.
La seconda giornata della Conferenza è stata dedicata ai 'beni comuni'.
Qui, invece, il racconto del Giorno 1.
giovedì 20 settembre 2012
Costruire una compostiera artigianale
Per coloro che non sanno esattamente cos'è il compostaggio si potrebbe dire che è la trasformazione della materia organica in "compost", cioè fertilizzante naturale. I rifiuti prodotti nei nuclei familiari a livello quotidiano contengono il 40% di materia organica, che può essere riciclata e restituita al suolo come humus da dare alle piante, fiori e alle colture. Con il compost si raggiungono 2 obiettivi: arricchire il suolo evitando l'uso di fertilizzanti chimici; ridurre i volumi di rifiuti destinati alle discariche.
E' provato che l'utilizzo del compost migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (composti del fosforo e dell'azoto). Come attivatore biologico aumenta inoltre la biodiversità della microflora nel suolo (Fonte: Wikipedia).
L'utilizzo del compost come fertilizzante è alla base della permacultura, dell'agricoltura biologica e dell'agricoltura biodinamica.
In questo post si vede come fare un compost partendo da materiale di recupero, nello specifico delle tavole di legno (pallet/bancali). La fonte è il blog di Josè Antonio, Trabajos con palets.
Questo il risultato finale (carino!)
Si comincia da un lato
Ecco il lato terminato
Si procede per i lati rimanenti
Quasi terminato (si lascia un buco per la porta). Io a differenza di Josè Antonio non metterei il fondo: leggo sul Web che il fondo non deve esserci per permettere gli scambi tra il terreno ed i residui vegetali: acqua e microrganismi. Meglio, quindi, porre la compostiera sopra un buco in giardino poco profondo.
Dare due belle mani di vernice ed inserire un rivestimento interno di plastica resistente, per evitare il che il legno marcisca velocemente (comunque, è probabile che nell'arco di qualche anno si debba rifare). Costruire la porticina per facilitare l'accesso al compost (che si deposita sul fondo). Si può anche pensare di NON fare il tetto per favorire l'areazione e far si che ci piova dentro.
Una foto del compost dopo alcuni mesi. Se nella terra ci sono dei lombrichi, molto bene, significa che sta funzionando :)
Questo è il risultato del compost.
Oltre ai rifiuti organici (insalata, fondi di caffè, filtri di tè, gusci di uova, gusci di noci) si possono aggiungere rami, foglie secche, letame delle galline, rifiuti da giardinaggio, erba, tagliata, pezzi di cartone, pezzi di vestiti (se 100% lana o cotone), ecc.
Prima di utilizzarlo come concime, assicurarsi di togliere elementi solidi.
Fondamentale mantenere il giusto grado d'umidità del materiale, altrimenti il processo sarà rallentato se è troppo secco o troppo umido. Verificare che non puzzi, altrimenti c'è qualcosa che non va. Per asciugare un cumulo troppo umido si attua un rivoltamento del materiale (da fare comunque 2/3 volte l'anno), per inumidirlo si versa dell'acqua.
E voi, avete altre idee per costruire una compostiera artigianale?
E' provato che l'utilizzo del compost migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (composti del fosforo e dell'azoto). Come attivatore biologico aumenta inoltre la biodiversità della microflora nel suolo (Fonte: Wikipedia).
L'utilizzo del compost come fertilizzante è alla base della permacultura, dell'agricoltura biologica e dell'agricoltura biodinamica.
In questo post si vede come fare un compost partendo da materiale di recupero, nello specifico delle tavole di legno (pallet/bancali). La fonte è il blog di Josè Antonio, Trabajos con palets.
Questo il risultato finale (carino!)
Si comincia da un lato
Ecco il lato terminato
Si procede per i lati rimanenti
Quasi terminato (si lascia un buco per la porta). Io a differenza di Josè Antonio non metterei il fondo: leggo sul Web che il fondo non deve esserci per permettere gli scambi tra il terreno ed i residui vegetali: acqua e microrganismi. Meglio, quindi, porre la compostiera sopra un buco in giardino poco profondo.
Dare due belle mani di vernice ed inserire un rivestimento interno di plastica resistente, per evitare il che il legno marcisca velocemente (comunque, è probabile che nell'arco di qualche anno si debba rifare). Costruire la porticina per facilitare l'accesso al compost (che si deposita sul fondo). Si può anche pensare di NON fare il tetto per favorire l'areazione e far si che ci piova dentro.
Una foto del compost dopo alcuni mesi. Se nella terra ci sono dei lombrichi, molto bene, significa che sta funzionando :)
Questo è il risultato del compost.
Oltre ai rifiuti organici (insalata, fondi di caffè, filtri di tè, gusci di uova, gusci di noci) si possono aggiungere rami, foglie secche, letame delle galline, rifiuti da giardinaggio, erba, tagliata, pezzi di cartone, pezzi di vestiti (se 100% lana o cotone), ecc.
Prima di utilizzarlo come concime, assicurarsi di togliere elementi solidi.
Fondamentale mantenere il giusto grado d'umidità del materiale, altrimenti il processo sarà rallentato se è troppo secco o troppo umido. Verificare che non puzzi, altrimenti c'è qualcosa che non va. Per asciugare un cumulo troppo umido si attua un rivoltamento del materiale (da fare comunque 2/3 volte l'anno), per inumidirlo si versa dell'acqua.
E voi, avete altre idee per costruire una compostiera artigianale?
Giorno 1 della 3a Conferenza Internazionale sulla Decrescita, a Venezia
A questo link, il report del Giorno 1 della 3a Conferenza Internazionale sulla Decrescita.
Il report, molto dettagliato e scritto in inglese, è tratto dal blog Transition Culture di Rob Hopkins, grandissimo esperto di permacultura.
Sono sostanzialmente gli appunti di Hopkins presi durante la conferenza. Interventi di Serge Latouche, Helena Norberg Hodge, Veronika Bennholdt-Thomsen e dello stesso Hopkins.
I temi centrali di questa prima giornata sono stati la transizione verso modelli equi e sostenibili di proprietà e la gestione e condivisione dei beni e delle risorse.
Il report, molto dettagliato e scritto in inglese, è tratto dal blog Transition Culture di Rob Hopkins, grandissimo esperto di permacultura.
Sono sostanzialmente gli appunti di Hopkins presi durante la conferenza. Interventi di Serge Latouche, Helena Norberg Hodge, Veronika Bennholdt-Thomsen e dello stesso Hopkins.
I temi centrali di questa prima giornata sono stati la transizione verso modelli equi e sostenibili di proprietà e la gestione e condivisione dei beni e delle risorse.
martedì 18 settembre 2012
I Radiohead aderiscono a "Save The Artic" di Greenpeace
Bella iniziativa firmata da
una delle mie band preferite, i Radiohead. La rock band inglese ha, infatti,
aderito alla campagna “Save The Arctic” di Greenpeace, che mira a realizzare un’area
protetta globale che garantisca la tutela del delicato ecosistema artico. Se andate sul sito www.savethearctic.org. potrete firmare una petizione per salvare l’Artico
dalle trivellazioni offshore e dalla pesca industriale, colpevole di distruggere la
biodiversità del Polo Nord. Thom Yorke, cantante dei Radiohead, si è esposto
in prima persona in favore della campagna Greenpeace. Queste le sue parole:
Dobbiamo fermare i giganti petroliferi che vogliono insediarsi nell’Artico. Una fuoriuscita di petrolio devasterebbe questa regione la cui bellezza toglie il respiro e si sommerebbe al più grande problema che noi tutti dobbiamo affrontare, il cambiamento climatico. (Fonte: Greenstyle.it)
Sotto trovate un video in cui potete sentire la meravigliosa “Everything in its right place“, canzone del loro penultimo cd “In Rainbows”. Il tema del video è piuttosto triste, un’orsa polare (fatta talmente bene da sembrare vera), vittima del cambiamento climatico, si aggira per Londra in cerca di cibo e di una dimora.
Vi invito a firmare la petizione a questo link.
Dobbiamo fermare i giganti petroliferi che vogliono insediarsi nell’Artico. Una fuoriuscita di petrolio devasterebbe questa regione la cui bellezza toglie il respiro e si sommerebbe al più grande problema che noi tutti dobbiamo affrontare, il cambiamento climatico. (Fonte: Greenstyle.it)
Sotto trovate un video in cui potete sentire la meravigliosa “Everything in its right place“, canzone del loro penultimo cd “In Rainbows”. Il tema del video è piuttosto triste, un’orsa polare (fatta talmente bene da sembrare vera), vittima del cambiamento climatico, si aggira per Londra in cerca di cibo e di una dimora.
Vi invito a firmare la petizione a questo link.
martedì 11 settembre 2012
Proprietà ed indicazioni terapeutiche di alcune erbe molto comuni
Come sappiamo, le erbe hanno diverse proprietà e possono essere indicate come rimedio naturale qualora insorgano disturbi e malesseri. Ho elaborato un documento che illustra le proprietà di erbe facilmente reperibili in Natura (o in erboristeria) alle nostre latitudini. Non si tratta certamente di un'enciclopedia, troverete solamente una serie di erbe raccolte con facilità nei campi della nostra campagna ed utilizzate anche in cucina.
Il consiglio che do è di stampare il documento e tenerlo sottomano per conoscere ed imparare queste proprietà ed utilizzarle quale rimedio naturale. Le erbe descritte sono Menta – Melissa – Tiglio – Camomilla – Tarassaco – Equiseto – Sambuco – Lavanda – Rosmarino – Salvia – Basilico - Prezzemolo.
Clicca qui per leggere il documento.
Il consiglio che do è di stampare il documento e tenerlo sottomano per conoscere ed imparare queste proprietà ed utilizzarle quale rimedio naturale. Le erbe descritte sono Menta – Melissa – Tiglio – Camomilla – Tarassaco – Equiseto – Sambuco – Lavanda – Rosmarino – Salvia – Basilico - Prezzemolo.
Clicca qui per leggere il documento.
Prossimamente scriverò un post su ricette/combinazioni di queste erbe per preparare tisane e decotti durante le piacevoli giornate autunnali che contraddistingueranno i prossimi mesi.
PS. Non dimenticare che le cure fitoterapiche hanno bisogno di un tempo maggiore per dare l’effetto desiderato e non sostituiscono quelle tradizionali.
venerdì 7 settembre 2012
Due contributi "sostenibili" dal Web
Vorrei segnalare due contributi importanti alla
sostenibilità sociale ed ambientale scovati sul Web:
- Wiser.org è un social network, una comunità online che censisce e a connette tra loro organizzazioni non governative (ONG),
istituzioni governative, aziende, gruppi e individui che si occupano dei
problemi globali più importanti della nostra
epoca: cambiamenti climatici, povertà, ambiente, pace, acqua, fame,
giustizia sociale, conservazione della natura, diritti umani, beni
comuni e altro ancora (Fonte: Wikipedia). Si è riuscito a
"tirare le fila" ad un qualcosa che fino a poco tempo fa era
totalmente disaggregato nel Web.
Wiser.org comprende
un database di più di 114.000 organizzazioni sparse in tutto il mondo, con
70.000 membri registrati e 3.000 gruppi.
Con Wiser si ha una piattaforma nella
quale coordinare tutti gli sforzi rivolti alla sostenibilità ambientale.
Poco “virtuale” e molto pratico. Sono nati, parallelamente, i WiserLocal
(tra cui Wiser Italia) che permettono di promuovere network locali (gruppi,
organizzazioni e singole persone interessate) e l’organizzazione di incontri.
Tra le diverse sezioni del sito, c’è anche un’area con
annunci di lavoro.
- Te lo regalo se vieni a prenderlo“ è un’iniziativa creata da Salvatore Benvenuto, cittadino del Canton
Ticino, perplesso dalla presenza di oggetti perfettamente funzionanti in
discarica. Perché non creare una piattaforma su Facebook per stimolare il riuso degli
oggetti che non ci servono più? Detto, fatto. Basato sulla logica
del baratto,
il meccanismo è molto semplice: basta scegliere online ciò che ci interessa,
non si paga nulla, ci si deve solo recare nel luogo per il ritiro!
Quante cose non sono più utili per noi, ma potrebbero
esserlo per gli altri. E’ un peccato oltre che stupido incrementare il livello
di rifiuti con qualcosa che funziona ancora. Questo sistema si basa
sull’interazione delle persone, portando quindi piacevoli vantaggi anche nella
sfera sociale. Una bella risposta al consumismo estremo dei nostri tempi. Non
vi resta che andare su Facebook ed iscrivervi al gruppo della vostra regione.
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