Il tema della spesa sostenibile mi è caro da sempre (leggi qui il post in cui affronto per la prima volta l'argomento). Ogni anno solo in Italia sprechiamo 1,5 milioni di tonnellate di cibo al giorno. Cibo buttato perchè rimasto invenduto negli esercizi commerciali o perchè acquistato in eccedenza e quindi sprecato.
Tutto ciò non solo è eticamente inaccettabile (ricordiamoci che 1 miliardo di persone al mondo vive con l'angoscia di non poter alimentarsi l'indomani) ma ha anche: a) richiesto un utilizzo inutile di energia, acqua, terra, tempo, risorse naturali, b) reso vano una serie di lavorazioni per la produzione, il trasporto, il confezionamento (mediante l'utilizzo di fonti fossili, con quindi emessioni di CO2 nell'atmosfera, contribuendo al global warming e alle recenti catastrofi climatiche come terremoti, alluvioni, periodi di siccità, ...). Oltretutto ha c) comportato un utilizzo poco efficiente del denaro e d) richiesto altro consumo di energia per essere conservato (e smaltito).
Per queste ragioni va favorito fino alla nausea un cambiamento di paradigma da parte dei cittadini affinchè sia eliminato il superfluo e limitati gli sprechi. Vorrei, quindi, condividere con voi una guida redatta dall'autorevole Slow Food (intitolata Il nostro spreco quotidiano) che ci aiuti ad adottare abitudini migliori e a rispettare l’ambiente.
La potete scaricare qui.
Mi chiamo Francesco, e ho creato questo Blog per condividere delle pratiche e delle riflessioni dal punto di vista ambientale, culturale, alimentare, ecc. Il fine è quello di mettere in discussione i paradigmi della società attuale, fondata sulla crescita, sull'accumulazione individuale, sull’ineguaglianza sociale e sullo spreco, per abbracciare uno stile di vita più sostenibile, rispettoso delle comunità locali, di noi stessi, della natura e del nostro tempo libero.
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