Grande notizia! Come affermato da The Guardian, la Commissione Europea ha appena votato il divieto all'utilizzo di tre neonicotinoidi in Europa. In realtà non si tratta di vero e proprio divieto, ma di sospensione: l'utilizzo dei tre pesticidi è, infatti, sospeso per due anni sulle coltivazioni di grano, olio di semi di colza e di girasole.
Grande vittoria, quindi, degli attivisti che tanto si sono spesi in favore del divieto, diventato fondamentale per la salvaguardia delle api, dopo le prove scientifiche del nesso tra moria di api ed utilizzo di questi orrendi pesticidi. Ricordo che a favore del divieto Avaaz aveva lanciato una campagna
fortissima, sostenuta da ben 2, 6 milioni di persone!
Grande sconfitta, invece, per le aziende chimiche (Syngenta e Bayer su tutte) che ogni anno fatturano miliardi di euro nella vendita di questi pesticidi. Nelle ultime settimane queste aziende hanno fomentato il panico, soprattutto in Regno Unito - come sostenuto da The Guardian - asserendo che il divieto porterebbe ad un danno ai produttori di grano e ai consumatori. Consumatori che, invece, sono tranquilli: come ben sappiamo, le api sono
fondamentali perchè dall'impollinazione floreale nasce circa l'80% del
cibo che finisce sulle nostre tavole.
The Guardian afferma che, nonostante non sia stata raggiunta la maggoranza richiesta nella votazione dei 27 Stati membri dell'Unione, la decisione finale è stata presa dalla Commissione Europea, che ne darà notizia ufficiale nel giro di poche settiamane.
Per i più scaramantici non resta che toccare ferro (anzi legno, come dicono al di là della Manica), per i più realisti non resta che attendere la conferma ufficiale.
Leggi anche:
Salviamo le api dai pesticidi killer: rapporto di Greenpeace
Api, corsi e ricorsi
Corsi di apicoltura 2013
Mi chiamo Francesco, e ho creato questo Blog per condividere delle pratiche e delle riflessioni dal punto di vista ambientale, culturale, alimentare, ecc. Il fine è quello di mettere in discussione i paradigmi della società attuale, fondata sulla crescita, sull'accumulazione individuale, sull’ineguaglianza sociale e sullo spreco, per abbracciare uno stile di vita più sostenibile, rispettoso delle comunità locali, di noi stessi, della natura e del nostro tempo libero.
Nessun commento:
Posta un commento