lunedì 11 febbraio 2013

Pubblicato report sull'impatto globale del Fairtrade

Buongiorno a voi, sono stato a casa a letto con l'influenza per 10 giorni e per questo motivo mi sono tenuto lontano dal Web, anche per evitare di infettare qualcuno :).

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Scherzi a parte, riprendo in mano il Blog invitandovi ad approfondire la tematica del Fair trade, o Commercio Equo e Solidale. Sebbene esistano diverse definizioni, le organizzazioni internazionali fanno riferimento comunemente a questa: per Fairtrade si intende quella forma di commercio internazionale basato sul dialogo, sull'equità, sulla trasparenza e il rispetto. Contribuisce allo sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni commerciali ai produttori marginalizzati e dei lavoratori, in particolare del Sud del Mondo, garantendone i diritti inalienabili. Le organizzazioni di commercio equo e solidale, supportate dai consumatori, si impegnano attivamente a sostenere i produttori, a sensibilizzare il pubblico e a promuovere modifiche alle regole e alle pratiche di commercio internazionale convenzionale. 
 
Nel caso siate interessati a questo tema vi invito a leggere questo report (in inglese), che rappresenta il documento più ampio e completo a disposizione sul circuito Fairtrade, e riporta l'impatto del sistema internazionale dal punto di vista dei produttori. "Monitoring the scope and the benefits of Fairtrade" mostra la distribuzione delle organizzazioni in Africa, Asia e America Latina e racconta il mondo che gravita attorno ai 1,24 milioni di produttori Fairtrade (dati fine 2011), raggruppati complessivamente in 991 organizzazioni di 66 paesi nel mondo.

Tra i dati diffusi l'aumento delle entrate percepite dai piccoli produttori grazie alle vendite di materia prima Fair trade (+30% nel 2011 sul dato 2010), e quello del Fairtrade Premium ad essi corrisposto, ovvero il margine di guadagno aggiuntivo assicurato alle organizzazioni per incentivare progetti di sviluppo: 61,1 milioni di euro (+26% sull'anno precedente).

Fonte: Fairtrade Italia

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